Bertolucci: "Sinner, una sola incognita: quanto peserà affrontare le Finals da superfavorito?"

 

 

Arriva da un anno incredibile, a Torino il pubblico si aspetta molto da lui. Iniziare con un sorteggio non troppo ostico aiuterebbe Jannik a gestire la pressione

7 novembre 2024

Oggi, con la cerimonia del sorteggio, si apre ufficialmente l’edizione 2024 delle Atp Finals. Ma Torino è in fibrillazione già da domenica, cioè dall’arrivo in città di Jannik Sinner, il protagonista più atteso del torneo dei Maestri. 

Attorno al nostro campione, com’era prevedibile, si è subito scatenata un’attesa quasi messianica, con la folla ad attendere le sue apparizioni fuori dall’hotel o al campo d’allenamento. D’altronde stiamo parlando del giocatore più forte del mondo, autore di una stagione straordinaria e già finalista del torneo un anno fa, quando ancora non era esploso in tutta la sua formidabile completezza tennistica: quindi il passo successivo che tutti si aspettano è una vittoria che impreziosisca ulteriormente un’annata già nei libri di storia. Un desiderio indubbiamente confortato dai risultati complessivi di questo 2024, che gli ha portato in dote due Slam e sette tornei, nonché il n.1 del mondo, e dal rendimento sui tappeti veloci come quello del Masters, dove ha perso appena 3 partite su 45 e tutte con Alcaraz.

Pubblico, spinta o pressione?

 

Insomma, per la prima volta da anni, le Finals hanno un favorito netto, ma questo sbilanciamento del pronostico rappresenta l’unica piccola incognita per Jannik, perché si abbina all’opportunità di giocare davanti al proprio pubblico, dunque in un clima infuocato e di perenne attesa dell’exploit. Jannik dovrà essere in grado di gestire tutta questa pressione, ha le spalle sufficientemente larghe per riuscirci e uno staff mirabile nella preparazione anche mentale delle partite, e tuttavia sarebbe magari gradito un sorteggio non troppo ostico: anche se si affrontano gli otto giocatori più forti della classifica, con tutti i pericoli tecnici del caso, iniziare l’avventura torinese contro un avversario più malleabile e dunque con un probabile successo servirebbe ad allentare la tensione e a mettere subito il torneo su una strada in discesa. 

Sulla scia delle finali di Davis

 

Gli allenamenti degli ultimi giorni dimostrano una volta di più che Sinner non intende lasciare nulla di intentato, per questo appuntamento e soprattutto per il 2025, dove sarà chiamato a difendere le sue posizioni di forza: non si trasformerà mai in un giocatore fantasioso, ma gli enormi progressi al servizio, una lettura più intelligente delle situazioni in cui attaccare la rete, la migliorata manualità nella palla corta hanno aggiunto ulteriori qualità al suo arsenale, che verranno molto utili anche a Torino, ovviamente; e sono sicuro che dall’anno prossimo lo vedremo usare con perizia anche il rovescio in back. Qualcuno peraltro ha già cominciato a guardare oltre, chiedendosi quale impatto potrà avere sull’impegno alle Finali di Davis della settimana successiva un risultato positivo o negativo alle Finals. Personalmente, sono convinto che cambierà poco, perché Jannik è comunque strutturato per essere un giocatore dominante a prescindere dalle situazioni contingenti: certamente, arrivare a Malaga sulla scia di un successo a Torino gli fornirebbe una motivazione extra, mentre una sconfitta rappresenterebbe senz’altro una delusione, accompagnata però dalla consapevolezza di avere a disposizione un‘altra occasione per arricchire il tesoro personale.

 


Il calendario di Jannik alle Finals: debutta domenica sera contro De Minaur

 

Il 12 il secondo match di Sinner, il giorno prima ci sarà il debutto di Vavassori e Bolelli nelle finali del doppio

 
7 novembre 2024
 

Jannik Sinner debutterà la sera di domenica 10 novembre alle Atp Finals di Torino contro l’australiano Alex de Minaur. Il numero uno del mondo sarà protagonista alla Inalpi Arena nella sfida che inizierà non prima delle 20.30 e che sarà la seconda della sessione serale, dopo il doppio che vedrà opposte le coppie Granollers/Zeballos e Heliovaara/Patten. Sulla carta un debutto facile (per quanto si possa parlare di facilità per una sfida contro il numero 8 del mondo) per Sinner, che comanda per 7-0 i precedenti con l’australiano, l’ultimo quello in finale a Rotterdam. 

 
 

LE ALTRE PARTITE DI SINNER

—  

Sempre domenica, non prima delle 14, la prima sfida del gruppo Ilie Nastase tra l'americano Taylor Fritz, numero cinque, e il russo Daniil Medvedev, numero 4, sfida già decisiva, molto probabilmente, per le sorti del girone. Chi avrà la meglio tra i due infatti metterà una bella ipoteca sulla qualificazione in semifinale in un gruppo dove Sinner è il chiaro favorito. I vincitori delle prime due partite del girone si scontreranno direttamente poi martedì 12 novembre, così come chi perderà domenica. Lunedì poi ci sarà il debutto del girone dedicato a John Newcombe, quello composto da Alexander Zverev, Carlos Alcaraz, Casper Ruud e Andrey Rublev. Alle 14 scenderanno in campo lo spagnolo, testa di serie numero 3, contro il norvegese, testa di serie numero 6, mentre alle 20.30 ci sarà la sfida tra il tedesco, numero 2 del mondo, e il russo. Sempre giorno 11 novembre debutteranno anche Simone Bolelli e Andrea Vavassori nel torneo di doppio, a partire dalle 18, con la sfida a Bopanna-Ebden contro cui avevano perso la finale degli Australian Open a gennaio 2024.

 

 

Atp Finals, ecco i gironi. E una finale tra Sinner e Alcaraz sarebbe possibile se...

 
Sinner pesca Medvedev, Fritz e De Minaur; Zverev con Alcaraz, Ruud e Rublev. Sarebbe dunque possibile una finale tra Jannik e Carlos? 
 
07 novembre 2024 
 

 

Caso Sinner-Wada, a che punto siamo? Tempi, modi ed errori
6 novembre

 

Mentre Jannik si prepara a giocare le Finals di Torino, sulla sua testa pende una spada di Damocle: il ricorso al Tas per la vicenda doping che lo vede ancora coinvolto.Facciamo chiarezza

Mentre Torino si prepara ad accogliere gli otto migliori giocatori della stagione, con Jannik Sinner numero 1 al mondo che cerca la prima affermazione in casa, il caso Clostebol sembra ormai un ricordo lontano. Eppure sulla testa di Jannik pende una spada di Damocle: il ricorso al Tas che potrebbe risolversi anche dopo l’Australian Open. L’Agenzia Mondiale Antidoping ha deciso di impugnare la decisione dell’Itia che, dopo essersi rivolta a un tribunale indipendente, aveva dichiarato innocente Jannik Sinnernon riscontrando né colpa né dolo nell’assunzione accidentale della sostanza proibita, uno steroide contenuto nel Trofodermin, il cicatrizzante dato dal preparatore Umberto Ferrara al fisioterapista Giacomo Naldi che si era ferito. Il giudizio davanti al Tas è "de novo", cioè non si giudica sulla legittimità della decisione di primo grado ma si riesamina il merito da capo. Sinner ha innanzitutto l'onere di provare come la sostanza proibita è entrata nel suo corpo, poi di dimostrare di non aver assunto la sostanza volontariamente (e questo onere l'ha già assolto perché la Wada lo ha accettato), e di non essere stato negligente o, in subordine, di non essere stato significativamente negligente. Nel caso non venisse riscontrata negligenza, non ci sarà alcuna sanzione nei confronti del numero 1 al mondo, mentre nel secondo caso, ovvero se fosse ritenuto negligente la sanzione può andare da un minimo di 12 mesi a un massimo di 24 mesi. 

 
 

DIFFERENZE HALEP-SINNER

—  

Ipotizzare dunque, che Jannik Sinner potrebbe essere fermato "per qualche mese" in caso venisse ritenuto negligente, è un errore che molti fanno ispirandosi al caso di Simona Halep, alla quale il Tas ha ridotto la squalifica da 4 anni a 9 mesi. Se Sinner, come si auspica, verrà ritenuto innocente, per lui non ci sarà nessuna sanzione. Ma nel caso venisse riscontrata la negligenza semplice, non è possibile che la sanzione sia inferiore ai 12 mesi. In cosa differiscono, dunque, il caso di Simona Halep e quello di Jannik Sinner? La giocatrice rumena ha usufruito della regola specifica per i prodotti contaminati (cioè prodotti che non dovrebbero contenere sostanze proibite ma poi le contengono, come nel caso dell’integratore fornito dalla preparatrice atletica). Il Trofodermin, che invece compare nel caso Sinner non è un prodotto contaminato ma è proprio basato su una sostanza proibita, ovvero il Clostebol. La norma sui prodotti contaminati è l'art. 10.6.1.2 del Tennis Anti-Doping Programme e in questo caso sono previsti periodi di ineleggibilità anche inferiori all’anno. 

 

I TEMPI

Ma quando, il Tas, deciderà delle sorti di Jannik Sinner? Attualmente, dalle informazioni di cui disponiamo, soltanto la Wada ha scelto il suo arbitro. Il nome, fino a che il collegio non sarà completo, non sarà reso noto ma da indiscrezioni pare che sia uno degli arbitri più intransigenti in materia di doping. La scelta del team legale di Jannik Sinner invece potrebbe ricadere sullo stesso arbitro, statunitense, scelto da Simona Halep per il suo arbitrato, Jeffrey Benz, ex atleta olimpico del pattinaggio di figura e tra i più stimati ed esperti tra i 500 arbitri del tribunale Arbitrale dello Sport che ogni anno si occupa di circa 900 casi. In questi giorni la Wada dovrebbe aver depositato la sua memoria d’appello (appeal brief). I legali di Sinner a questo punto avrebbero 20 giorni dalla ricezione della memoria Wada per rispondere (answer brief), ma il termine è comunque prorogabile. Difficile pensare che l’Arbitrato possa tenersi entro la fine di quest’anno. L’auspicio dei legali di Sinner, guidati dall’avvocato Jamie Singer, era di chiudere il prima possibile e a questo punto l’obiettivo è "liberare" il numero 1 al mondo dal peso dell’arbitrato magari prima che inizi l’Australian Open, dove Jannik difende il titolo.

 

 

Paolini cede a Zheng 6-1 6-1 ed è fuori. Domani in campo con Errani nel doppio

 

A Riad, l'azzurra si arrende alla cinese nella terza sfida del Gruppo Viola e viene eliminata

 
6 novembre 2024

Finisce qui l’avventura in singolare di Jasmine Paolini alle Wta Finals di Riad. L’azzurra, in quello che era era un vero e proprio scontro diretto per la semifinale, è stata battuta nettamente da Qinwen Zheng in un match purtroppo senza storia, un 6-1 6-1 in poco più di un’ora. 

BESTIA NERA

—  
 

Una partita che ha visto la cinese, che si conferma bestia nera di Jasmine (ora 4-0 nei confronti), viaggiare semplicemente a un’altra velocità: micidiale col servizio, 12 ace e tanti vincenti, mobilissima in campo e con una pesantezza di palla diversa, rispetto a quella dell’italiana oggi.  

 
 
 

STANCHEZZA

—  

Paolini in campo è sembrata molto, molto stanca, probabilmente perché  lei, a Riad, ha giocato tutti i giorni, considerata anche la partecipazione al torneo di doppio con la Errani (ieri la sua partita, persa, è finita al super-tiebreak). Insomma, questo potrebbe esserle costato. L'azzurra non sembrava  avere armi, oggi, per fare qualcosa più di così. La percentuale di prime palle è stata ancora una volta non elevatissima, non sufficiente soprattutto a evitare continue sofferenze alla battuta. Nel primo set, dopo il break ottenuto sull’1-1, è stato un assolo della Zheng, che ha chiuso 6-1 con 13 vincenti contro i 2 della Paolini, e pochissimi errori. Nel secondo set la finalista dell’Australian Open ha accelerato sul 2-1, con l’azzurra incapace di imbastire una reazione. 

DOMANI IN DOPPIO CON SARA

—  

L'avventura di Jasmine nel singolare della Wta Finals si conclude qui, ma domani potrà rifarsi nell’ultimo match di giornata puntando alla qualificazione alle semifinali di doppio con Sara Errani. Il duo italiano se la vedrà con Veronika Kudermetova e Chan Hao Ching. Chi vince va avanti. Zheng invece, scoprirà sempre domani, chi tra Coco Gauff, Iga Swiatek e Barbora Krejcikova sarà la sua prossima sfidante.